La nonna dello scoglio

La nonna dello scoglio

 

Com’è venuto, il temporale se ne va e il resto della giornata vola via. La scaleta per le storie da leggere, la pasta sul mitico fornello “Trangia”, la cassa da recuperare entro le 20.00 all’Ufficio del Turismo… in un attimo è buio, arriviamo in piazza per le 22.00.

I bambini di ieri non ci sono stasera, forse perché è troppo tardi. Cominciamo a leggere fiabe per pochi che passano e vanno, però ad un certo punto si sente un piccolo applauso alle nostre spalle. Due o tre famiglie con bimbi piccoli sono sedute lì: “Bravi, coraggio, non disperate!”

E poi arriva. “Io sono una bambina”. E si siede.

L’abbiamo conosciuta stamattina, è arrivata sul “nostro” scoglio e ha detto: “Oh, ma questo è il mio posto.” Aveva voglia di parlare, ci ha sorriso: “A ottantaquattro anni le mie amiche sono quasi tutte morte, mio marito non c’è più, non mi capita mai di poter chiacchierare con qualcuno”.

E siamo stati insieme circa un’ora e mezza, sugli scogli di Bau Bau Palau, a condividere un po’ di bello.  Perché il bello fa bene.

Naturalmente le abbiamo raccontato la nostra storia, e la sera è venuta a sentirci.  Poi un gruppo si è messo a suonare e noi ci siamo spostati al parco giochi più in là.

“Posso contribuire?”  “Certo!”

Grazie, nonna dello scoglio, e scusa tanto se non ricordo il tuo nome! 🙂

(Paola)

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